guarda che è normale mamma

Il giro di boa. Ovvero noemamme abbiate fede

Tre mesi. Il primo traguardo. Già, dicono quasi tutte così, che i primi tre mesi sono i più duri, poi tutto diventa più facile. Oh be’, vorrò mica andare controcorrente?

Lei, la notte in cui ha compiuto tre mesi, ha dormito senza svegliarsi. Poi ha iniziato a mangiare ogni quattro ore, passando di colpo dal vivo attaccata a te a sono un orologio svizzero. E ha iniziato a giocare con quello che le mettevi davanti.

Lui ha deciso di farlo una settimana prima. E la mamma ringrazia.

Neomamme, non disperate. Potrebbe capitarvi un bebè che mangia ogni due ore e mezza e non lo schiodi da lì manco con passeggiate distraenti o ninne nanne estenuanti (se son due ore e mezza solo perché al secondo giro capisci un po’ di più quando è fame o quando è tutto il resto, se no ciao). E poi di colpo, un giorno, magicamente, ti ritrovi a guardare l’orologio e scoprire che sono già passate tre ore e mezza. E poi quattro. E poi è fatta.

E un mattino apri gli occhi alle sei e ti accorgi di colpo di non esserti alzata nella notte. E allora sorridi. E poi ok ti viene la paranoia che forse lui non respira più, perchè la mente della neomamma è bizzarra e tu lo sai bene che respira eccome e che dovresti solo rigirarti e dormire, ma alle sei e quaranta sei ancora sveglia e cedi. E ti alzi. E con passo felpato ti avvicini alla culla. E il parquet scricchiola, diamine. Ma insisti. E prima di farlo scricchiolare di nuovo ti fermi e guardi se la pancia si muove. E non sei sicura di vedere bene allora ti avvicini ancora un po’ di più. E guarda un po’, respira. Ma tu lo sapevi. E intanto pensi che dovresti mettere delle belle piastrelle, altro che legno che scalda l’ambiente. Tu ti domandi perché sei comunque sveglia dalle sei, ma tant’è. Recuperi la notte dopo. Con la nuova sveglia delle sette e un quarto. Ma lui è santo e fa anche le otto. E allora, dormi. Ma poi stappi lo champagne. E pensi che dovresti mettere piastrelle ovunque, altro che legno che scalda l’ambiente!

Torneranno le notti dure, tu lo sai, perchè sei al secondo giro. E si risveglierà anche domani notte probabilmente. E poi ci saranno i denti, e i primi raffreddori perchè tu lo hai già, sta arrivando il freddo. Ma per ora te la godi.

E esci di casa sapendo che non dovrai più fermarti dopo un’ora e mezza ad allattare da qualche parte. Non dovrai più correre, perchè quattro ore sono un lasso di tempo decente per fare tutto. E non dovrai più sperare che non abbia mal di pancia, perché a tre mesi anche quello passa. E così addenti un philadelphia perchè avevi tolto i latticini ma ora puoi reinserirli. E mangi una barretta di cioccolato, perchè avevi tolto anche quello, ma ora il suo stomaco lo accetta. E lo champagne non puoi berlo a litri, ma un altro bicchiere te lo fai, per celebrare.

Buon terzo mese little lion. We did it.

 

 

Leave a Comment

2 × 4 =

Comments (4)

  1. Seeeee magari fosse vero anche per me….ai tre mesi siamo arrivati, anzi siamo arrivati quasi ai sei mesi, ma la notte ogni 2 ore e mezza si sveglia per la poppata al seno, per lo svezzamento mi guarda come se mi dicesse “questa mamma te la mangi tu!!”, e per i giochini cara mamma duro solo 2 secondi. Spero che l’alba arrivi anche per me 🙂

    1. lo so, lo so, ho generalizzato un po’ troppo. credo sia fortuna (per dirla in modo politicamente corretto). tieni duro. l’alba arriva. 😉